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Pocket Pair è una scommessa: affidare a cinque curatori il piano terra di Casa Testori perché lo trasformino con una mostra. A ciascuno è stato chiesto di fare, a sua volta, una scommessa, nella forma del confronto. Saranno quindi mostre bipersonali, con due artisti chiamati a occupare quegli spazi, che contrassegneranno la proposta espositiva di Casa Testori nel 2018 e nel 2019. L'idea è lanciata da Marta Cereda, curatrice del progetto. A dare il "la" a Pocket Pair è Alberto Zanchetta, direttore di museo coraggioso come il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone, un'istituzione con molti anni di storia ma che mostra oggi un grande e rinnovato dinamismo e una brillante capacità di proposte. Alberto Zanchetta, per questa sua scommessa, ha scelto due artisti di grande qualità come Matteo Fato e Nicola Samorì che dialogano fittamente nella loro complementarietà. L'allestimento ha saputo sottolineare le affinità tematiche tra i due artisti, che per l'occasione hanno realizzato una serie di lavori ad hoc ispirati alla passione di Giovanni Testori per la pittura.